Relazioni
- SaraS
- 3 set 2018
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 20 set 2018
Condivisioni di pensieri ed esperienze

Relazioni
Se vogliamo costruire delle RELAZIONI soddisfacenti e gioiose, vogliamo abbandonare determinati tipi di pensiero e 1)imparare a 2)comunicare?
1)Sono certi nostri personalissimi atteggiamenti interiori che ci fanno erigere BARRIERE, isolandosi dagli altri. Cosa significa? Significa che la nostra mente si focalizza, in un determinato contesto, con una determinata persona e in reazione ad una situazione, su un unico tipo di PENSIERO ( anch'esso generato in risposta ad una sensazione o emozione). Questo tipo di pensiero è collegato alla nostra DIFESA che si attiva per un qualsiasi trauma o ferita: " devo sempre fare tutto io", "non mi capisce nessuno", "sono sola" "ce l' hanno tutti con me" ...sono solo alcuni esempi. Magari è vero che - dal tuo punto di vista - devi fare molto piu tu (evitiamo gli assolutismi ) e magari é vero che non vieni capito etc. Ma pensare così è come sedersi al centro di un cerchio e per ogni pensiero iniziare a mettere MATTONI attorno a sé.
Dal proprio punto di vista si ha sempre ragione. Ma anche l 'altro dal suo ne ha: magari lui pensa lo stesso... o magari pensa che "devo sempre fare sforzi per accontentarti""è un egoista o un pigro "," ma quanto si crede importante?"... Non ci si deve lamentare se al 100esimo pensiero siamo ISOLATI in un bunker e nessuno" ci da attenzione"! Perchè il fatto è che sono proprio questi pensieri personali e rimuginati a creare allontanamento a prescindere da chi ci fa cosa. Come? Siamo noi i primi che pensano male degli altri ( e di sè!!) invece di CHIEDERE il punto di vista dell altro o spiegazioni!!!
Se ci aggiungiamo inoltre che 2)non comunichiamo appunto all' altro paure, pensieri, bisogni, reazioni... ecco fatta la frittata! Partono le incomprensioni; le energie negative si sentono ed iniziano a creare elettricità tra entrambi. "Sai, in questa situazione non mi sento capito da te" oppure: "ogni volta che ti comporti così mi sembra di dover portare tutto il carico x entrambi ".
Beh, Non è affatto facile imparare a parlare all' altro VERAMENTE,cosi come non è scontato saper ASCOLTARE senza offendersi... Ma è solo quando impariamo a eliminare quei pensieri di vittimismo, ingiustizia, isolamento etc a dire ciò che proviamo con SERENITÀ E DETERMINAZIONE che abbiamo finalmente dato amore a noi stessi ... e possiamo quindi iniziare a costruire VERE RELAZIONI. Altrimenti quando arriverà il momento di crisi ci si potrà solo separare proprio perche ci sentiremo isolati, non capiti,arrabbiati. Ho sempre utilizzato la danza come terapia personale, emotiva e di relazioni.. semplicemente perchè sono abituata ad osservare e comparare..qui e come quando si danza insieme, che sia in coreografia o in improvvisazione; ci sono delle regole da seguire! Ballare anche se liberi non è lasciarsi andare random. Non lo ripeterò mai abbastanza... certo, lo si può fare. Ma solo se vogliamo sfogarci come tirare due pugni al materasso. È importante ricordarci che siamo UNO.TUTTI. Ed è importante ricordare che stiamo DANZANDO TUTTI la stessa MUSICA sullo stesso palco. Ci sono come in qualsiasi disciplina, veri e propri allenamenti tecnici che ci permettono di seguirci l' un l' altro, di comunicare per improvvisare senza parole, di comprendere come rispettare il proprio spazio e quello altrui... La danza - quando viene spiegato e/o osservato - è il miglior terapeuta, almeno nella mia esperienza :)
Se vogliamo perciò ESSERE E VIVERE IN PACE, il primo passo deve venire da noi,dal governare i pensieri di GIUDIZIO che ci vengono in situazioni di crisi e, ove importante, comunicarlo alla persona interessata.
Allora si che il mondo attorno cambia. Allora si che si può iniziare a fare le prove per la nostra danza insieme!
Sara Succi - Reintegra Danza (r) - vietata la riproduzione anche parziale senza citazione della fonte.
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