Sei una persona che peggiora o migliora il mondo?
- SaraS
- 16 mag 2020
- Tempo di lettura: 4 min

Capita anche a voi di avere giorni di "#silenzio "? Giorni nei quali si è un qualche modo più raccolti, riflessivi o più desiderosi di #osservare senza fare?
Personalmente considero questi giorni come un auto-coccola. Un bel regalo che ho imparato a farmi, mentre un tempo avevo diverse credenze che mi portavano a preoccuparmi di non fare/essere abbastanza, perdere occasioni etc. Ma con alcuni lavori ed esperienze ho imparato a riconoscere queste le influenze esterne e a sfruttarle, dare valore a ciò. E in questi giorni dove sento l' #energia più ricettiva - forse un po per tutti - e dove l'attività esterna è meno indirizzata verso gli altri, vi esorto a fare questa #riflessione. Una domandina da buttare la come un semino che un giorno potrà crescere:
Sei una persona che migliora il mondo, o che contribuisce a creare energie negative?
Come sapete anche un nostro pensiero può influire sugli altri (ho detto tante volte che chi non comprende le energie sottili è tale solo perché ancora coperto da strati più "sporchi") figuriamoci una nostra #azione o #reazione.
Eh si, anche tu contribuisci a formare il mondo.
E puoi formare la realtà di tutti e nutrire te stesso e gli altri, secondo te, con unione, donando, cercando pace, costruendo e aiutando, oppure creando divisione, mantenendo rancori e pensieri negativi, alimentando problemi e ferendo il prossimo?
Ecco la riflessione. Al di la delle ragioni che una persona pensa di avere, quando si comporta in un certo modo, se vogliamo un mondo migliore dobbiamo cercare la #pace in qualsiasi circostanza, piccola o grande. Personale o collettiva. Se siamo incapaci di #perdonare , #creare insieme, comprendere il punto dell'altro, riprovare, ripartire, #abbracciare, scusarsi, #immaginare il bello, scegliere di stare insieme, rialzarsi con il sorriso dopo la caduta etc, cosa siamo? Siamo persone - direi più che altro bambini travestiti da adulti - che non sanno ancora come usare il cuore, il proprio centro, ma re-agiscono secondo le proprie ferite infantili, usandole come scudo. Certo lo scudo vi protegge, ma è proprio lui a impedire l'entrata del buono. Così prima di tutto, ferite voi stessi, dividete voi dagli altri pensando di allontanare il male, ma state anche dividendo parti di voi. Ignorare il dolore o escludere qualcosa è ignorarvi, è come amputarsi un arto.
State, in definitiva, litigando con voi stessi. Ed è questa è l'energia che mettiamo nel mondo, quando agiamo così. Divisione, non accettazione ... questo è ciò che #trasmettiamo agli altri.
Trasmettere non solo nel mostrare ma anche a livello cellulare. Le cellule comunicano. Già un tocco tra due persone può modificare l'altro, immagina nel tuo ambiente lavorativo. A casa. Come stai quando in casa c'è qualcuno che con l'umore nero? I suoi modi influiscono su di te? Come ti senti quando qualcuno ce l'ha con te? Hai mai considerato cosa significa veramente comprendere? Comprendersi a vicenda? Se non lo hai fatto, rifletti sul fatto che ancora una volta, ciò che dai agli altri, lo dai a te.
Non importa se le emozioni negative pensi di averle verso altri, verso qualcuno che ti ha ferito dal tuo punto di vista e non importa se fai finta di niente. Potrai far tacere lì per lì pensieri ed emozioni, ma questi non se ne vanno ignorandoli. Sono lì per dirti qualcosa. Sono lì per mostrarti che quello che provi verso qualcuno o vedi fuori, è in te. Che quello che dai o fai ad un altro, lo fai sempre con te stesso.
Così nel piccolo come nel grande così fuori come dentro. Non è una frase, una teoria che ripeto - spesso - random. E' un valore per me, così come è un valore la via del cuore. Io vedo il mondo così sin da bambina. E sin da bambina sapevo che volevo cambiare il mondo e che volevo cambiare me stessa, per non #reagire ma piuttosto per imparare a scegliere con la pace nel cuore, come agire.
Sono fiera di me, non solo per il percorso in questi 40 anni ma anche perché quando qualcuno "mi fa del male" o quando mi sento ferita da parte di qualcuno, il mio primo pensiero non è avere ragione, vendicarmi o fare chissà che. Il mio primo pensiero è comprendere, perdonare ed eventualmente girare pagina, ma in totale armonia. Come?
Lavorando.
Scavare e stanare in sé cose che apparentemente sembrano cattive, è un talento che possiamo applicare tutti. Ma richiede pratica e dedizione così come un qualsiasi lavoro. Solo che per questo non si è pagati in soldi, ma vi assicuro che le fatiche sono stra ripagate.
Io sono contenta di aver imparato a contribuire nella creazione di un mondo migliore, ad aiutare gli altri, magari anche mostrando la via del cuore. La purezza di intenti mi accompagna da sempre, come una vocazione, una chiamata. Forse non tutti sono pronti come anime a questo, ma piano piano ci arriveremo tutti. E così, un ulteriore contributo al mondo da parte mia, in quanto anima che apre le strade agli altri, è offrire dei semi da piantare nel tuo campo. Dipende da te poi arare, innaffiare e curare.
Il seme di oggi è questo:
Sei una persona che peggiora o migliora il mondo?
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