Sostegno o Giudizio, cosa scegli?

Quante volte ti sei sentito criticato e giudicato?

E quante volte invece lo fai tu agli altri?

Molti di noi hanno la critica e il giudizio come prima soluzione e reazione nelle diverse situazioni. Spesso non ci si fa caso o si reputano poco importanti frasi dette per incitare o redarguire e ancora più spesso si da poca importanza alle critiche che facciamo, credendole giustificate perchè "noi la pensiamo in un altro modo".

E' complesso essere molto attenti ai nostri pensieri e alle parole che diciamo agli altri e, senza fare di tutta l'erba un fascio dato che ogni situazione andrebbe contestualizzata, non ci preoccupiamo più di tanto di conoscere e supportare o persino aiutare, piuttosto che criticare chi abbiamo affianco.

Probabilmente starai pensando "no io non giudico gli altri". Beh...mi verrebbe da risponderti: Insegnami!!! Perchè in un modo o nell’altro tutti cadiamo in questa trappola e - a parte chi lo fa con astio, consapevolmente - nessuno di noi è esente dall’ essersi difeso in una situazione di vulnerabilità o ferita usando il giudizio verso l’altro…

Le critiche più deleterie sono spesso quelle che facciamo agli altri senza conoscerli. Ma di fatto è molto facile non conoscere a fondo nemmeno chi abbiamo di fianco, così come non è facile comprendere le proprie difficoltà interiori. Il giudizio infatti è spesso motivato dalle nostre proiezioni o punti di vista; è anche difensore delle nostre ferite e si assicura di non farci cadere in fallo o di difendere ciò che siamo. A volte addirittura lo usiamo perchè non capiamo i nostri sentimenti e le nostre emozioni; non sappiamo chiedere i nostri bisogni o non abbiamo il coraggio di accettare che qualcun ‘altro sia diverso… in certi casi addirittura con la nostra critica impediamo agli altri di crescere.

Riesci dunque semplicemente a osservare se e quando usi la critica e il giudizio?

E cosa risponderesti poi se ti dicessi che ogni volta che esprimi un giudizio quella energia crea in te stesso delle negatività?

Certo, quella persona fa qualcosa che non ti piace, che ti da fastidio, qualcosa che tu non faresti mai. Magari ti ha ferito. Ma se invece provassi a chiedere e capire, accogliere la diversità dell’altro, invece che partire con una sentenza?

Ci dimentichiamo troppe volte di ascoltare, comprendere e supportare. D'altronde chiunque di noi vorrebbe una vita felice e un mondo migliore, no?

E allora, è proprio dalle piccole cose che partono i cambiamenti positivi!!!

"non sa fare niente!" vs "fa già del suo meglio, magari posso aiutarla?"

"si lamenta sempre" vs "hai bisogno di qualcosa, cosa non va nella tua vita?"

"pensa solo per se" vs "qualcuno le avrà mai dato affetto?"

"fai sempre dei danni" vs "se ha scarsa fiducia in sé, come posso darle una mano?"

Questi sono solamente alcuni esempi generici e molto banali... ma il succo è sempre lo stesso. E se io desidero avere persone che mi comprendono, che mi ascoltano, che mi aiutano nelle difficoltà, perché non do altrettanto?

Nella mia vita sono sempre stata molto critica con me e di conseguenza con gli altri. Pure troppo. E grazie alle esperienze e le batoste ho imparato piano piano - e sto ancora imparando! - a mettere da parte questa energia inutile prima di tutto come forma di amore nei miei confronti e anche di rispetto per gli altri che in fondo hanno la loro battaglia da affrontare. Ma che fatica! Ci si scontra con chi ti tratta male, chi ti critica, chi non capisce, chi si lamenta ma preferisce farlo di nascosto invece che chiedere delucidazioni sulle situazioni...etc. Ed è altrettanto difficile avere il coraggio di essere sè stessi in un mondo così affollato di persone che tendono a giudicare qualsiasi mossa! Ma proprio per questo, proprio perché siamo intrappolati in vite, reazioni, azioni che sono sempre criticate e che spesso vengono fraintese e che creano una sorta di impedimento a spiegare le ali e a scegliere liberamente, che possiamo smettere noi per primi di agire così.

Compito di chi vuole migliorarsi e vuole un mondo migliore è quello di spezzare questo circolo e smettere per primo di criticare, aumentando invece la compassione, il supporto, la comprensione altrui.

Chiaramente non siamo obbligati a stare con chi ci fa stare male e abbiamo la facoltà di scegliere chi avere vicino. Ma al di là di questo, nelle relazioni più strette, nelle relazioni a cui teniamo, questo piccolo sforzo di mettersi da parte e provare a capire l'altro è quasi doveroso... in fondo è un regalo che facciamo a noi stessi oltre che agli altri, poiché lasciamo andare quella energia divisoria ed entriamo in una più alta, più leggera, fatta di apertura e cuore. Ciò che facciamo agli altri facciamo a noi e viceversa.

Forse non saremo ricambiati da quella persona in particolare, ma probabilmente il nostro esempio farà si che un altro possa avere desiderio di provare questa esperienza.

La prossima volta che qualche pensiero di critica ti passa per la mente, o qualche parola ti scappa con qualcuno (che sia detta in modo gentile o arrabbiato poco conta, sempre giudizio è) prova a chiederti:

perchè quella persona reagisce così? ha paura? è incapace di affrontare il problema? ha bisogno lei?

quale ferita, proiezione, emozione negativa la muove in quel modo?

é capace di esprimere i suoi bisogni oppure reagisce con le emozioni negative perché non capisce sé stessa?

Ognuno capisce solo ciò che conosce. Fare queste domande nella nostra mente, sia sugli altri che su noi stessi, aumenta la portata delle cose che impariamo a conoscere!

Ovviamente possiamo anche cercare di modificare le nostre critiche iniziali chiedendoci invece se possiamo fare qualcosa - se la persona ovviamente lo vuole - per aiutarla, sostenerla; o semplicemente se possiamo contestualizzare e capire.

Amo la frase "chi è senza peccato scagli la prima pietra" .. il peccato non è necessariamente uguale per tutti, ma tutti commettiamo errori, abbiamo limiti e difetti...

La domanda quindi è d'obbligo: pensi che i tuoi difetti, limiti ed errori, siano migliori di quelli della persona che critichi?

E allora potresti chiedermi: Ma perchè dovrei farlo io quando tutti attorno non lo fanno con me? Scelta tua. Nessuno ti obbliga a scegliere niente. Ma dimmi: come ti senti quando vieni giudicato e criticato?

Dare agli altri ciò che si vuole per sé, è la miglior regola per vivere bene, insieme. Chi comincia???